La casina padronale ospitava la villeggiatura della famiglia mentre lavoratori stabili occupavano le parti basse della struttura.
Diversi progetti – mai realizzati – si scorgono in diverse fonti iconografiche disponibili che ci mostrano quanto la moda neoclassica fosse viva all’epoca del Barone Francesco Arezzo. La facciata del castello rappresentata nel particolare di un dipinto nella sala della Musica mostra una fortissima somiglianza con l’attuale facciata del Circolo di Conversazione a Ragusa Ibla, mentre la restituzione fornita dal dipinto ad olio conservato anch’esso al Castello di Donnafugata richiama la “coffee house” che ancora oggi si può ammirare nel parco.
Un gioco di rimandi fra interno ed esterno del Castello, come anche fra contrada e città che permea l’architettura di Donnafugata.
Francesco Arezzo e sua moglie, Vincenza De Spuches
Particolare dipinto sulle pareti della Sala della Musica con ipotesi neoclassica della facciata del Castello di DonnafugataOlio su tela conservato al Castello di Donnafugata raffigurante un progetto in stile neoclassico di castello e borgo, mai realizzato